Il chirurgo è prima di tutto una persona, l’umanità la sua arma migliore.
Chirurgo Maxillo-Facciale, Direttore del Dipartimento Testa Collo e Neuroscienze Ospedale Universitario di Udine
Il Senso della Scienza
Il lavoro di Scienziati, Medici e Ricercatori deve tornare al centro dell’interesse di Governi e dell’opinione pubblica. È necessario sviluppare un dibattito intorno alla figura del Medico e al suo rapporto con le persone, i malati e i pazienti.
La crisi è di valori e di prospettive a cui si aggiunge l’impoverimento progressivo della diffusione di un certo tipo di cultura alle nuove generazioni. Quel senso di responsabilità etica e morale che si costruisce con una formazione costante, adeguata, rivolta ai giovani che diventeranno adulti o agli adulti che stanno definendo i propri percorsi di vita e lavoro.
Giambattista Vico diceva che i giovani devono applicarsi agli studi non per giungere a “cariche e a possanza” ma per volgere il sapere alla felicità e al benessere del genere umano.
Sento il bisogno di una nuova “umanizzazione” della medicina che tenga conto fortemente dell’innovazione tecnologica e del progresso e che non dimentichi la responsabilità etica del nostro ruolo. È necessario far passare l’umanizzazione attraverso un percorso emotivo, relazionale e formativo pratico di preparazione alle necessità di salute delle persone, fatto anche di innovazione e tecnologia. Il concetto di universalità delle cure rappresenta una tema centrale della nostra società. Impegnarsi per il bene sociale più importante, che è la salute delle persone, rappresenta la mia missione principale alla quale mi dedico, come chirurgo e come docente Universitario.
Eccellenza tecnologica e umanizzazione sono i due pilastri cui guardo se penso alla medicina del futuro: da un lato l’utilizzo della più moderna tecnologia applicata alla medicina, dall’altro l’umanizzazione, l’attenzione al paziente e il lavoro in team.
Nella mia attività quotidiana cerco costantemente l’eccellenza nella gestione tecnica della malattia e, al contempo, l’eccellenza nel rapporto con il paziente. Ho sempre interpretato l’atto chirurgico non solo come espressione di una tecnica ma anche come intervento sul vissuto della persona alla quale sto cercando di dare una qualità della vita il più possibile simile a quella precedente alla malattia. Oggi è necessario mettere il paziente al centro di un apparato efficiente, nel quale le diverse professioni che ruotano attorno al malato siano capaci di condividere obiettivi e modalità e, non ultimo, sappiano dialogare fra loro.
Nella filiera della salute che deve garantire la presa in carico globale del paziente, vanno inseriti anche i percorsi per il benessere delle persone.
Per far questo ci vuole una grande attenzione nell’uso delle parole ed un grande rigore scientifico per filtrare il nostro sapere lavorando tutti i giorni a favore del cittadino/paziente e dello studente in formazione.
Il mio sogno è quello di veder nascere attraverso una seria progettualità una nuova rete di supporto per la scienza nella cura e nella prevenzione delle malattie. Ho scelto questo momento, per diffondere il mio pensiero sul web, perché ora è il momento, il momento di rimetterci in gioco e di pensare ad un nuovo rinascimento, ad una “Tecno-Umanizzazione”.
Quando si parla di eccellenza si parla della perfetta integrazione di varie qualità: competenza, creatività, merito, generosità, altruismo e grande predisposizione alla collaborazione ed all’integrazione interdisciplinare.
L’eccellenza, la fiducia ed il sacrificio rappresentano quella marcia in più che ci rende migliori, una prodigiosa combinazione di condizioni positive.
Adesso e per il futuro la parola chiave, per i nostri pazienti è una sola: “Codice Qualità”.
Storie di persone, pazienti ed umanità
Nella disgrazia ho avuto la fortuna di affidarmi alle cure del Dott. Prof. Robiony. Grazie a lui e alla sua équipe, io mi son vista trasformare il mio momento più buio in un periodo da ricordare con felicità. Seguita dal Prof. In maniera impeccabile dal punto di vista sia medico che umano, ricordo di aver trascorso il mio periodo di ricovero ospedaliero coccolata e confortata umanamente, oltre all’attenzione medica.
Anche nel periodo successivo al ricovero e tutt’oggi oltre ai controlli di prassi, continuo a sentirmi sostenuta e prontamente visitata e curata nel momento del bisogno. Oggi sto bene e vivo nella consapevolezza che nella mia disgrazia ho avuto la fortuna di essere seguita dal Prof. Robiony e la sua équipe, grazie alla loro competenza medica e soprattutto grazie alla loro vicinanza umana.
Mi sono spaventata moltissimo, ma il Prof. Robiony mi ha rassicurata ed operata nel giro di una decina di giorni. Il decorso postoperatorio è stato positivo e indolore. L'intervento è riuscito molto bene e pertanto non ho dovuto subire cure chemioterapiche né di radioterapia. Sono molto grata al Prof. ed alla sua équipe anche per i successivi controlli ravvicinati, nonché per i follow-up dove sono stata visitata con cura ed empatia. Ricordo ancora quando il Prof. Robiony mi accoglieva in visita sempre con il sorriso, dicendomi che la mia completa guarigione era un problema suo e non mio.
La grande professionalità, unita ad un'umanità che arrivava direttamente al cuore, mi ha fatta sentire "in famiglia".
Non finirò mai di ringraziare e mi sentirò sempre grato e riconoscente al Prof. Robiony, così al suo staff che ha dimostrato una grande preparazione e professionalità. Senza ombra di dubbio raccomanderei, a chi dovesse vivere il mio stesso dramma, di affidarsi alla bravura di queste persone, che esercitano la loro professione con cuore, tanta umanità e tanto sacrificio, dando lustro anche alla struttura ospedaliera che li ospita.
Racconto dei particolari che mi hanno fatto emozionare: molti dottori venivano a salutarmi alla fine dell’orario di lavoro regalandomi il loro prezioso tempo, il Prof. Robiony mi ha telefonato personalmente per darmi la notizia della negatività del mio istologico (gesto che mi ha fatto piangere di gioia e di commozione), tutte le infermiere mi hanno sempre trattato con premura e amore.
Ad una persona che si trovasse ad affrontare il mio stesso percorso direi, senza ombra di dubbio, di fidarsi e affidarsi senza preclusioni al Prof. Robiony e la sua equipe. Io, nella sfortuna, sono stata fortunata di trovare loro.
In un momento così difficile e delicato della mia vita il Prof. Robiony , con la sua grande professionalità e competenza, è riuscito ad infondermi sicurezza e ad accompagnarmi con costante supporto in tutte le fasi della mia malattia . Sempre presente, disponibile e con un’attenzione particolare agli aspetti umani ed emotivi delle persone.
Oggi conduco una vita regolare e senza conseguenze e a chi dovesse affrontare un percorso simile al mio consiglierei di rivolgersi al Prof. Robiony e alla sua équipe, tutti impegnati con grande umanità oltre che con competenza e serietà ai quali va la mia più profonda gratitudine.
Se curi una malattia,
tu puoi vincere o puoi perdere.
Se curi una persona vinci sempre.
Patch Adams
Senso della Scienza: un impegno e un aggiornamento costante.
La chirurgia della Faccia e dello scheletro Facciale è una chirurgia complessa, che necessita di metodo rigoroso e di un approccio etico e morale basato innanzitutto su basi scientifiche.
Si deve sempre considerare profondamente il Senso della Scienza, e seguendo questa traiettoria coltivare la propria formazione chirurgica.
La formazione che ho conseguito e continuo costantemente a ricercare mi ha permesso di cogliere tutti gli input per costruire una mia identità professionale, al fine di essere abile manualmente e preparato scientificamente, sensibile dal punto di vista umano ed empatico.
Solo attraverso lo studio costante e l’attività scientifica e di ricerca si riesce a traslare il proprio agire ed il proprio sapere per le azioni più nobili dedicate al benessere del genere umano.
Fare il chirurgo ed insegnare ad diventarlo.
Fare il chirurgo è un mestiere complesso e completo: bisogna essere preparati, aggiornati, capaci di gestire lo stress, preparati scientificamente, ma anche sensibili dal punto di vista umano ed empatico.
La mia attività clinica e chirurgica è rivolta esclusivamente alla Testa, al Volto ed al Collo: un distretto anatomico fondamentale dal punto di vista estetico funzionale. Ho eseguito oltre 10.000 procedure riguardanti: malformazioni, oncologia del viso e del cavo orale, traumatologia, articolazione temporomandibolare, chirurgia ricostruttiva facciale, chirurgia estetica, chirurgia orale.
Sono tra i principali esperti di Tecnologia applicata alla chirurgia come: Piezochirurgia, Virtual Surgical Planning, Realtà aumentata e Navigazione Intraoperatoria.






Realtà virtuale, tecnologia 3D e approccio umano: intervista al Prof.re Massimo Robiony
Sanità 4.0: intervista al Prof.re Antonio Bresadola e al Prof.re Massimo Robiony
Interventi di precisione progettati in realtà virtuale, la nuova frontiera della chirurgia.
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